Roma, 23 Aprile 2024  
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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



28/09/2009 M. Causi
Poca evidenza o poca trasparenza?
Controrisposta a Maurizio Leo Assessore al Bilancio del Comune di Roma
1. l´effettiva consistenza del debito pregresso è ancora in fase di riconoscimento di legittimità, così come lo stesso Leo riconosce nella sua lettera. Le quantificazioni della Ragioneria Generale erano provvisorie, e compito dell´ufficio commissariale è appunto di verificare tutte le singole voci. E´ soprattutto il contenzioso urbanistico - valutato dalla Ragioneria in quasi un miliardo - a creare problemi, perchè dipende da sentenze che verranno emanate nel corso di molti anni futuri. Fra il 2001 e il 2007, per confronto, il Comune ha dovuto pagare cifre oscillanti fra 30 e 50 milioni all´anno, complessivamente poco meno di 300 milioni. L´unica voce certa è quella dello storico stock del debito del Comune, che in ogni caso in termini pro-capite è inferiore a Roma rispetto a Milano e Torino.
2.ho cercato stamattina sul sito del Comune il Rendiconto 2008, citato da Leo, ma non l´ho trovato. Forse sono io a non essere abbastanza bravo, ma certo si tratta di un documento che l´Amministrazione comunale non ha pubblicato con grande evidenza (a differenza di quanto faceva la precedente gestione, che anzi accompagnava il Rendiconto con un vero e proprio Bilancio Sociale).
3. le entrate per multe sono sempre state - ai fini degli impegni di spesa - contabilizzate per cassa, e cioè in base a quanto prevedibilmente riscuotibile, e non per competenza. E infatti, in corso d´anno, se l´effettivamente riscosso migliorava le cifre previste all´inizio dell´anno (cosa avvenuta in quasi tutti gli anni della precedente Giunta, grazie ad un forte efficientamento delle procedure di accertamento e di riscossione) le cifre aggiuntive venivano introdotte in sede di assestamento o di variazioni di bilancio. Non è da lì che sono nati i problemi di cassa che Alemanno ha trovato nel Comune appena insediato (e che in verità erano già cominciati dall´estate precedente), ma dai mancati pagamenti sulle somme dovute dalla Regione Lazio per una vasta quantità di contributi di cui il Comune è destinatario, a partire da quelli sul trasporto.
 

 
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