Roma, 24 Aprile 2024  
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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



30/03/2016 M.Causi
Offeso e rattristato per falsità di Marino
Roma: Causi (Pd), offeso e rattristato per falsita´ Marino 

(AGI) - Roma, 30 mar. - "Anticipazioni giornalistiche su cio´ che Ignazio Marino avrebbe scritto in un libro che non e´ ancora in commercio riportano che io gli avrei detto, nel consigliargli le dimissioni da sindaco di Roma, questa frase: ´Tu lasci Roma, vai a Philadelphia, spegni il cellulare e diventi irreperibile per otto o dieci giorni. Cosi´ per irreperibilita´ del sindaco il governo dovra´ nominare un commissario e sciogliere consiglio e giunta´. Questa frase, o comunque l´argomentazione in essa contenuta, non mi appartiene e non la ho mai usata. Si tratta di un falso". Cosi´ il deputato Pd Marco Causi. "Un falso che mi offende e mi rattrista. Ed e´ falso anche il riferimento a sms che avrei ricevuto da Matteo Renzi. Sul mio cellulare gli sms con Renzi e De Vincenti riguardano soltanto le questioni di governo della citta´, in particolare per il programma di interventi per il Giubileo. Qualcuno doveva pur pensarci, fra agosto e settembre del 2015, mentre il Sindaco sembrava assorbito in altre incombenze", scrive. "Con dolore - aggiunge - sono costretto a ricordare di avere fatto tanto, nelle mie possibilita´, per sostenere sindaco e giunta capitolina di centrosinistra vincitori nel 2013: riscrittura della norma ´salva Roma´, per farla approvare dopo due bocciature in Parlamento; partecipazione alla cbina di regia per il piano di rientro; organizzazione della conferenza Pd al Quirino nel novembre 2014, dove Giuseppe Pignatone ha descritto pubblicamente, credo per la prima volta, il sistema del ´mondo di mezzo´ e i guasti creati nella citta´ e nel Campidoglio da criminalita´ e corruzione; dal 28 luglio 2015 impegno diretto in giunta comunale, abbandonando incarichi nazionali, con l´obiettivo di rafforzare e rilanciare l´azione di governo, che presentava molti aspetti deficitari", osserva ancora.
"Quando alla meta´ del mese di ottobre, con Alfonso Sabella, abbiamo consigliato a Ignazio Marino le dimissioni, un consiglio da lui accolto, salvo a ripensarci dopo venti giorni, abbiamo usato - prosegue Causi - due argomenti. Primo, il probabile rinvio a giudizio non solo per peculato ma anche per falso. Secondo, il crollo della fiducia nella capacita´ dell´amministrazione da lui diretta di affrontare gli enormi problemi emersi dalle inchieste ´mondo di mezzo e dalle altre emergenze della citta?, a partire dalle manutenzioni straordinarie e dall´organizzazione degli interventi giubilari. Argomenti politici quindi, e di opportunita´. Argomenti, peraltro, scomodi per il Pd che ha deciso, di fronte allo tsunami romano, di commissariare il partito e di interrompere un´esperienza di governo che mostrava grandi debolezze, dimostrando cosi´ di non essere attaccato ad ogni costo al potere". "Mi piacerebbe - conclude - vedere lo stesso coraggio in altre forze politiche, ad esempio in quelle di centrodestra che erano al governo mentre si consumava il degrado del Comune di Roma, oppure in quelle che oggi si propongono come alternativa di sistema, come i 5 stelle, che mi sembra non abbiano la minima comprensione delle difficolta´ e complessita´ poste dalla gestione del Campidoglio". 

 

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