Roma, 26 Aprile 2024  
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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



19/06/2015 M.Causi
Causi (Pd): su catasto Gasparri ha memoria corta, Fi votò sì
(ANSA) - ROMA, 19 GIU - "Leggo sulle agenzie dichiarazioni allarmistiche di Maurizio Gasparri sulla riforma del catasto, definita ´una trappola´. Nulla di piu´ falso: la riforma, la cui attuazione prendera´ ben 5 anni, prevede parita´ di gettito a livello di ciascun Comune". Lo dichiara Marco Causi, capogruppo Pd in Commissione Finanze alla Camera.
"Il decreto attuativo di questa importante riforma strutturale - spiega Causi - che il Paese attende dal 1939 e che viene sollecitata come punto numero uno delle raccomandazioni Ue all´Italia in cambio della flessibilita´ di bilancio ottenuta dal Governo Renzi, verra´ emanato in uno dei prossimi Consigli dei ministri".
"Sul testo elaborato a livello tecnico - continua il capogruppo Pd - si registra un´ampia condivisione, e vi sono contenute norme molto attese dalle categorie produttive, come ad esempio l´esclusione dalla valutazione catastale, e quindi dalla base imponibile Imu, dei macchinari imbullonati nei capannoni produttivi. Stupisce, poi - aggiunge Causi - la memoria corta del senatore Gasparri. Forza Italia ha votato a favore della riforma del catasto (articolo 2 della legge delega fiscale), sia alla Camera sia soprattutto al Senato, in una seduta, quella del 4 febbraio 2014, svoltasi sotto la presidenza dello stesso Gasparri".
"Forse a Gasparri dispiace che l´Italia superi norme scritte nel 1939 da un Governo a cui lui e´ sentimentalmente legato. Ma se ne faccia una ragione: il paese ha bisogno di riforme e di modernizzazione, e le metodologie di calcolo catastale di anteguerra vanno finalmente riposte negli scaffali della storia, senza aumenti di gettito per lo Stato e per i Comuni, ma per rendere il Catasto uno strumento piu´ moderno, piu´ efficiente e piu´ equo", conclude.(ANSA). 

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