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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



18/05/2013 M.Causi
Comune, debito di 3 miliardi.Causi: "Amministrazione pigra, risorse usate per assunzioni e contratti di servizio"
A QUANTO ammonta oggi il debito del Comune di Roma? ´Zeroª ha
detto il sindaco Alemanno a "Piazza Pulita" nel confronto con gli
altri candidati di lunedÏ scorso. Ma la risposta Ë diversa: 3
miliardi e 124 milioni di euro Ë la cifra esatta, certificata nel
rendiconto di gestione 2012 del Comune pubblicato nei giorni
scorsi dopo l´ approvazione dello scorso 23 aprile. Il dato non
tiene conto del debito accumulato fino al 2008 che Ë seguito da un
commissario. La cifra complessiva si compone di pi˘ voci: le due
principali sono il debito di finanziamento - 1.225.617.455,14 euro
che comprendono per esempio i mutui accesi con le banche - e
quello di funzionamento che comprende le partite finanziarie per
oltre 1.430 milioni: nel 2008 erano 575. A far la parte del leone
nei mutui Ë la metropolitana: 333 milioni soltanto per questa
voce. Nel maggio 2008 il Comune era ripartito da zero: affidati
gli oltre 12 miliardi di passivo alla gestione commissariale
assieme all´ attivo di quasi 10 miliardi, gi‡ alla fine del 2008
il debito era di un miliardo, come diceva chiaramente il
consultivo di quell´ anno: la met‡ della cifra era la restituzione
dei circa 500 milioni di anticipo ottenuti dalla Cassa Depositi e
Prestiti. CosÏ dalla fine del 2008 a oggi considerando anche 800
milioni di linee di credito per le metropolitane ereditate da
Veltroni - il debito Ë cresciuto di circa 2 miliardi: ´Il doppio
di quanto fosse aumentato in tutto il periodo 20012008ª osserva
Marco Causi, oggi deputato del Pd e assessore al Bilancio nelle
giunte Veltroni. Per Causi ´il fatto che il debito ordinario sia
aumentato cosÏ tanto in soli 4 anni indica che l´ amministrazione
Ë stata molto pigra nelle politiche di acquisizioni di fonti
finanziarie per gli investimenti. Il Campidoglio ha pagato la
cancellazione della legge su Roma Capitale che finanziava a carico
dello Stato 200 milioni di investimenti all´ anno fino all´
azzeramento del 2009. Il Comune ha pagato anche la mancata
realizzazione dei programmi di dismissione ereditati dalle giunte
precedentiª, e qui il riferimento Ë ai depositi Atac, all´ area
Collatino-Togliatti, alla vendita delle case popolari e alla
valorizzazione delle aree ex Sdo. Causi prosegue nell´ analisi del
passivo del Comune: ´Con l´ operazione di consolidamento del
debito pregresso Alemanno ha potuto incamerare un ingente aumento
delle risorse correnti a disposizione del suo bilancio: quasi 500
milioni di risparmio di interessi e 540 milioni di Imu aggiuntiva
per gli incrementi di aliquote decisi dal Comune rispetto a quelle
standard. Questo miliardo in pi˘ di risorse che il Comune ha avuto
tra 2008e 2012Ë stato impiegato solo per la spesa corrente, ad
esempio per le assunzioni nelle partecipate e per l´ aumento del
costo dei contratti di servizioª. Ecco quindi la politica pigra di
Alemanno: ´Le risorse - conclude Causi - non sono state invece
almeno in parte dirottate sugli investimenti e cosÏ, per
finanziarli, Ë stata di nuovo fortemente aumentata l´ esposizione
debitoria del Comuneª. 
 

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