Roma, 08 Novembre 2024  
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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



09/12/2010 Affariitaliani.it
Federalismo/ Pd, treno rischia deragliare tra ritardi e accelerate
Affaritaliani.it 9 Dicembre 2010 -Nonostante la Lega abbia fatto del decentramento la sua bandiera, per il Partito Democratico il federalismo fiscale e´ un treno che rischia di deragliare. Daqui le proposte per correggere la rotta, presentate questa mattina nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il segretario Pier Luigi Bersani e i due capigruppo in Parlamento, Anna Finocchiaro e Dario ranceschini. "Sull´attuazione del federalismo fiscale c´e´ un misto di ritardi e accelerazioni che rischiano di far deragliare il treno", ha spiegato Marco Causi, vicepresidente della competente commissione bicamerale. Di certo, ha aggiunto, "e´una colossale bugia che il federalismo fiscale sia cosa fatta come ha detto il governo il 6 ottobre", ha assicurato. Dei ritardi si e´ incaricato di parlare Walter Vitali, capogruppo del Pd in commissione Federalismo fiscale, con un"libro bianco compilato sulla base di documenti ufficiali". Al momento, "delle trentuno misure oggetto della delega prevista nella legge 42, nove sono stati attuati o in corso di attuazione, sei sono attuati solo parzialmente e sedici nonsono stati attuati", h spiegato. Tra le lacune piu´ gravi, "lamancanza nel decreto legislativo sui fabbisogni standard di unriferimento ai livelli essenziali delle prestazioni". Su questopunto, poi, la legge 42 "prevede la ricognizione dei livelliessenziali delle prestazioni che ancora non e´ stata fatta". "Il ritardo e´ allarmante", ha sottolineato Vitali, "ipunti forti della legge non sono ancora stati attuati e ladelega scadra´ il 21 maggio del prossimo anno". In ogni caso,ha aggiunto, "l´atteggiamento del Pd sara´ condizionatodall´aderenza dei provvedimenti alla legge 42 che consideriamoottima, se fosse attuata". La riforma, ha aggiunto Causi, "va avanti per compartimentistagni" e sarebbe "possibile consolidare il processo attuativodella legge 42 in un clima politico piu´ sereno, ma le carenzenell´attuazione sono tutte da imputare all´inefficacia delgoverno". Molte le proposte del Pd, a partire dalla fiscalita´comunale. L´idea e´ introdurre "una service tax che sostituiscaTrsu-Tia e addizionale comunale Irpef ", ha spiegato Causi, "didevolvere ai comuni i proventi della cedolare secca del 20 percento sugli affitti ai Comuni, di completare il sistema difinanziamento dei Comuni con le quote del fondo perequativo". Il tema del fondo perequativo, ha sottolineato l´economistadel Pd, e´ pero´ piu´ generale. "Se quello delle regioni sara´attivato nel 2014 e quello dei Comuni nel 2016, cosa succedera´fino a quella data?", si e´ chiesto, "i trasferimenti alleregioni sono soppressi dal 2012 e sostituiti dall´addizionaleIrpef, ma cosa accadra´ di questi gettiti?".
 

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