Roma, 20 Aprile 2024  
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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



28/02/2009 Apcom
Acea/ Causi: Senza integrazione gas ed elettricità corre rischi
Roma, 28 feb. (Apcom) - Senza integrazione fra elettricità e gas "Acea corre rischi". Per fare concorrenza ad aziende come Enel o Eni o alle ex municipalizzate, l´integrazione tra gas ed elettricità è necessaria. L´ex assessore all´Economia, del comune di Roma, Marco Causi, esponente del Pd, interviene in una nota sulla vicenda Acea e sulle ipotesi che parlano di un cambiamento di strategia del Comune di Roma che, secondo indiscrezioni, pare non voglia più perseguire l´obiettivo di integrare all´interno del gruppo Acea la rete romana del gas, che alcuni mesi fa l´Eni ha venduto a Suez-Gaz de France.
Secondo Causi "senza integrazione fra elettricità e gas, Acea corre rischi. I suoi concorrenti, dall´Enel all´Eni alle altre grandi aziende ex municipalizzate del Nord Italia, sono tutti integrati e offrono ai loro clienti sia elettricità che gas. Acea rischia di non tenere il passo della concorrenza, né a Roma né nel resto d´Italia. Per non parlare dei benefici concreti che l´integrazione porterebbe nell´organizzazione del lavoro e della logistica aziendale, con effetti positivi per i cittadini romani: si potrebbe, finalmente, coordinare il lavoro di manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti, aprendo meno cantieri e scassando le strade soltanto una, e non più volte.
"Poiché i francesi sono già partner industriali di Acea - aggiunge Causi in una nota - nell´elettricità, l´estensione dell´alleanza anche al gas consentirebbe all´azienda romana di diventare un giocatore ´globale´ sui servizi pubblici locali, come lo sono le sue consorelle lombarde o emiliane".
Per Causi dunque "non è accettabile, di fronte all´altezza della sfida, alcun comportamento opportunistico e opaco. Nessun piccolo cabotaggio è ammesso su una questione di tale portata. Se il Comune ha intenzione di cambiare la strategia industriale di Acea, il sindaco ha il dovere didimostrare la convenienza della scelta, di confrontarla con le alternative, di offrire alla città una spiegazione esauriente delle motivazioni. E lo deve fare pubblicamente, in consiglio Comunale, con un´adeguata documentazione".
 

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