Indici
sintetici di affidabilità fiscale e superamento degli studi di settore
Il decreto 50/2017, la cosiddetta "manovrina", ha
completato la riforma degli studi di settore avviata con le norme contenute
nella legge di stabilità per il 2017. Al posto degli studi di settore si
introducono i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale. Si tratta di una
riforma importante, che modifica e migliora i rapporti fra quattro milioni di
piccole e piccolissime imprese e l´amministrazione fiscale, promuovendo i
principi della trasparenza, del dialogo e della collaborazione.
Mentre il sistema degli studi di
settore, introdotto alla fine degli anni Novanta del passato secolo, era basato
sulla stima presuntiva di un "adeguato" livello dei ricavi e sulla conseguente
possibilità per l´amministrazione fiscale di far scattare accertamenti
presuntivi, il nuovo sistema prende in considerazione una quantità molto più
estesa di indicatori elementari, con riferimento non solo ai ricavi ma anche a
indicatori di affidabilità e di anomalia rilevati nei diversi settori di
attività.
I nuovi indici rappresentano la
sintesi di indicatori elementari tesi a verificare la normalità e la coerenza
della gestione aziendale o professionale, anche con riferimento a diverse basi
imponibili, ed esprimono - su una scala da 1 a 10 - il grado di affidabilità
fiscale riconosciuto a ciascun contribuente, anche ai fini dell´accesso al regime
premiale. Alle imprese "affidabili" vengono riconosciuti importanti benefici:
termini più brevi per le attività di accertamento, esclusione dall´applicazione
di una serie di controlli, rimborsi Iva più veloci.
Il nuovo sistema insomma supera
un approccio meramente repressivo e promuove una logica basata
sull´incentivazione di comportamenti cooperativi fra contribuenti e
amministrazione fiscale.