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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



09/12/2016 M.Causi
IVA su ebook abbassata al 4 per cento: una vittoria italiana in Europa
La Commissione Europea ha deciso che l´IVA sui libri digitali venga abbassata dall´attuale 22 per cento al 4 per cento, lo stesso livello gravante sui libri cartacei. E´ il contenuto culturale che conta, insomma, non il supporto che lo veicola. Questa norma era stata adottata in Italia l´anno scorso, inserita nella legge di stabilità 2015 con un emendamento proposto dai deputati e deputate PD della Commissione finanze di Montecitorio, con la mia prima firma (vedi in questo sito la nota del 7 novembre 2014). Insomma, una vera soddisfazione: il lavoro parlamentare ne è spesso avaro, ma in questo caso l´Italia ha vinto una battaglia importante in Europa, una battaglia avviata da un emendamento parlamentare. Qui di seguito la mia nota del 7/11/2014 e il comunicato stampa del primo dicembre 2016 emanato dal Ministro italiano per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini. In allegato l´articolo di Beda Romano uscito su Il Sole 24 Ore.

L.STABILITA´, EMENDAMENTO PD: ANCHE PER E-BOOK IVA AL 4%

(Public Policy) - Roma, 7 nov - Diminuire l´Iva sugli e-book dal 22 al 4% equiparandola a quella, agevolata, per i libri cartacei. Questo, secondo quanto si apprende, un emendamento al ddl Stabilità depositato dal Pd in commissione Bilancio alla Camera. L´emendamento è sottoscritto da tutto il gruppo del Partito democratico della commissione Finanze e della commissione Cultura di Montecitorio. 


GIOVEDÌ 01 DICEMBRE 2016 19.07.27 

 >>>ANSA/ Ebook, ok Ue a taglio Iva. Franceschini,vittoria Italia 

ANSA/ Ebook, ok Ue a taglio Iva. Franceschini,vittoria Italia Editori, grande giorno. Anche norme anti-evasione e-commerce (di Lucia Sali) (ANSA)

BRUXELLES, 1 DIC - Un libro e´ un libro, a prescindere se sia stampato su carta o scorra su un tablet. E lo stesso dicasi per un giornale. L´Iva ridotta applicata ai primi puo´ quindi essere applicata anche ai secondi. E´ il principio rivoluzionario riconosciuto oggi da Bruxelles, dopo anni di pressing da parte di editori e librai, e che suggella con un successo la battaglia condotta da tempo da Paesi come Italia e Francia. "Una vittoria italiana", l´ha infatti definita il ministro alla cultura Dario Franceschini, e "un grande giorno" secondo il mondo dell´editoria e della stampa. La Commissione Ue ha inserito la norma nel nuovo pacchetto che modernizza l´Iva adeguandola alla realta´ digitale, per agevolare l´e-commerce transfrontaliero e lottare contro frodi ed evasione, che ogni anno costano 5 miliardi di euro alle casse dei 28. L´atteso provvedimento Ue da´ la possibilita´ agli stati membri di tagliare l´aliquota Iva di Ebook, giornali e pubblicazioni digitali, come gia´ avviene per quelli in formato cartaceo. In molti Paesi libri e giornali hanno un´Iva ridotta, ridottissima o zero, mentre in altri, come per esempio la Danimarca, questo non avviene. Da qui l´approccio seguito dalla Commissione di non imporre una linea uguale per tutti ma di applicare il "principio di sussidiarieta´" lasciando "la competenza agli stati membri", ha spiegato il commissario Ue alla fiscalita´ Pierre Moscovici. "So che era una misura molto attesa" e "la Commissione l´ha fatta in fretta", ha detto, dicendosi "convinto" che sia la scelta giusta a favore di "creativita´ e liberta´ di espressione". Una decisione in piena sintonia con il ministro Franceschini, che ha parlato di "scelta di civilta´ e buon senso" sottolineando che l´Italia, sin dai tempi della presidenza Ue nel 2014, aveva insistito per l´equiparazione. E sin dallo scorso anno nella legge di stabilita´, ha ricordato, "avevamo anticipato questa decisione riducendo l´Iva sugli e-book dal 22% al 4%". "Una grande vittoria per l´Italia e per i lettori di tutta Europa" perche´ "#unlibroe´unlibro", ha commentato con soddisfazione il presidente dell´Associazione italiana editori Aie Federico Motta, nonche´ una decisione "essenziale per assicurare agli editori dei giornali un futuro sostenibile nell´ambiente digitale", secondo il presidente dell´associazione europea degli editori dei giornali Enpa Carlo Perrone. La Federazione degli editori europei Fep parla di "fondamentale passo avanti", mentre la Federazione europea e internazionale dei librai Eibf chiede ora ai 28 di procedere celermente con l´adozione della proposta. Il pacchetto di Bruxelles rivede poi le regole sull´Iva per le imprese che vendono online all´estero. D´ora in poi bastera´ un´unica registrazione su un portale online nel proprio paese (´One stop shop´) e non piu´ in tutti quelli dove si vende, con un taglio dei costi del 95%. Se le vendite all´estero sono entro i 10mila euro, l´Iva sara´ pagata esclusivamente nel Paese del venditore, mentre sino ai 100mila euro si applicano procedure facilitate per pagarla anche nei Paesi degli acquirenti. Spettera´ alle amministrazioni fiscali dove ha sede l´impresa (trattenendo il 5% a titolo di compensazione) riversare l´Iva ai Paesi dove e´ avvenuto l´acquisto. Stop infine all´esenzione per le merci sotto i 22 euro provenienti dai Paesi terzi come la Cina, tra le principali fonti di frodi e concorrenza sleale. (ANSA). 

 



 
clicca qui per scaricare l´articolo di Beda Romano su Il Sole

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