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Marco Causi
Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.
La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
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14/07/2016 M.Causi Gestione del debito pubblico e uso dei derivati: approvata risoluzione Causi |
GIOVEDÌ 14 LUGLIO 2016 15.36.08
DERIVATI, OK A RISOLUZIONI PD-COR: NORME PER ABBATTERE DEBITO
DERIVATI, OK A RISOLUZIONI PD-COR: NORME PER ABBATTERE DEBITO LEGGE PER NO INCARICHI EX MEF IN BANCHE (Public Policy) - Roma, 14 lug - Sono state approvate dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera due risoluzioni, del Pd a prima firma Marco Causi e di Cor a prima firma Daniele Capezzone sull´uso dei derivati nella Pubblica amministrazione. Le risoluzioni impegnano il governo "a presentare in Parlamento proposte normative finalizzate ad un reale e sostenibile abbattimento del debito pubblico; a garantire piena accountability, nei confronti del Parlamento e dell´opinione pubblica, circa le modalità di gestione del debito sovrano italiano, in particolare per ciò che riguarda le operazioni in derivati, assicurando la massima trasparenza e la più ampia conoscibilità, almeno in merito alle operazioni già concluse, nonché un quadro informativo completo, fatto di rapporti periodici, con l´obiettivo di offrire una valutazione d´insieme del profilo di rischio di tali operazioni, tenuto conto, al riguardo, che il rapporto annuale sulla gestione del debito è un importante passo avanti in questa direzione, che risulta opportuno consolidare". Le risoluzioni chiedono inoltre di "avanzare in Parlamento una proposta di linee-guida dettagliate per la gestione dei derivati, che inoltre operi una netta distinzione tra operazioni finanziarie consentite (quelle di carattere essenzialmente ´assicurativo´ e di tutela), e tipologie di strumenti che non dovranno essere più essere sottoscritte dai soggetti pubblici (quelle a carattere ´speculativo´ o eccessivamente rischiose), anche al fine di rendere più efficace la risk policy sui derivati adottata dal governo, attraverso la definizione di criteri oggettivi connessi alle esigenze degli equilibri di finanza pubblica".(Segue) VIC 141534 Lug 2016 |
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