Di fronte all´abbassamento del rating di Roma Capitale Marco Causi, deputato del Pd ed ex assessore al bilancio del Comune, dichiara: "Adesso Alemanno non può più accampare scuse sull´eredità che ha ricevuto dalle precedenti amministrazioni".
"L´abbassamento del rating capitolino non dipende dai debiti precedenti al 2008 ma dalla crescita dell´indebitamento ordinario del Comune e da una performance operativa (spese meno entrate) che gli analisti di Fitch giudicano ‘debole´ anche in relazione all´evoluzione dei conti delle aziende partecipate."
"In effetti è da alcuni mesi − prosegue Causi − che i romani si domandano come sia stato possibile procedere a circa duemila nuove assunzioni in Atac e in Ama, con un costo di 70 milioni di euro, se davvero la situazione finanziaria del Comune fosse così disastrosa. Adesso arriva la risposta: la situazione è diventata disastrosa proprio perché si sono controllati male i conti, non ci si è curati delle entrate, si è dato un via libera sconsiderato alle spese e alle assunzioni facili."
"Insomma − conclude Causi − l´abbassamento del rating è responsabilità diretta di Alemanno. Una responsabilità tanto più grave quando si consideri che il centrodestra, condizionato dalla Lega Nord, non sta facendo passi avanti per conferire a Roma i poteri e le risorse previste dalla legge sul federalismo fiscale. E che i cittadini e le imprese romane sono stati chiamati ad uno sforzo fiscale eccezionale, con l´addizionale Irpef più alta d´Italia e con il pagamento del contribuito di soggiorno a carico dei turisti. Una comunità che paga tasse locali così elevate ha il diritto di essere governata meglio di quanto Alemanno e il centrodestra si dimostrano in grado di fare."