Venerdì l´Autorità nazionale per l´energia ha reso noti i risultati del monitoraggio della qualità del servizio elettrico in Italia nel 2008, basato su durata e numero di interruzioni nell´erogazione di energia. A questa valutazione sono collegati premi o sanzioni per le imprese che gestiscono la rete di distribuzione. I risultati di Acea per la rete romana dell´elettricità sono ottimi e fanno ottenere all´azienda capitolina un premio monetario di 7,2 milioni di euro.
Il 2008 è stato l´ultimo anno del ciclo industriale e societario apertosi per Acea nel 2003, dopo l´assorbimento delle ingenti perdite causate dall´avventura nelle comunicazioni. Fu proprio nel 2003 che, su impulso dell´azionista Comune di Roma, fu varato un nuovo piano industriale che prevedeva di concentrare pienamente l´azienda sul suo "core business", a partire dalla rete elettrica.
Il premio dell´Autorità nazionale, oggi, è il miglior riconoscimento per il grande lavoro che l´intera azienda, a partire da tecnici e lavoratori, ha sviluppato nei cinque anni successivi per realizzare quel piano industriale, sotto la guida di un management che poi è stato, nonostante i buoni risultati, avvicendato.
Si trattava infatti di recuperare una situazione del tutto insoddisfacente, in cui la rete elettrica capitolina segnalava numerose disfunzioni, dovute anche ad una storica disattenzione per la manutenzione. Basti ricordare che nel 2003 all´azienda fu comminata dalla stessa Autorità che oggi la premia una multa di quasi otto milioni di euro! E negli anni successivi, pur emergendo i primi miglioramenti, l´azienda romana ha sempre pagato ulteriori sanzioni, anche se via via più ridotte.
C´è da sperare che il nuovo ciclo industriale, societario e manageriale di Acea, apertosi a partire dal 2009, sappia mantenere questi risultati raggiunti dal ciclo precedente. Soprattutto, c´è da sperare che non si dimentichi mai la missione fondamentale dell´azienda: gestire in modo efficiente infrastrutture collettive, come la rete elettrica e quella idrica, ponendosi sempre dalla parte dell´interesse pubblico della città.