(ANSA) - ROMA, 01 DIC - "Gli emendamenti a
mia prima firma che sistemano questione del salario accessorio dei dipendenti
capitolini sono stati dichiarati ammissibili sulla legge di stabilita´ in discussione
in questi giorni. Da un lato ringrazio il presidente della commissione bilancio
Boccia che non li ha fatti cadere sotto la tagliola dell´inammissibilita´,
dall´altro invito fortemente il Governo a voler dare parere favorevole su
queste norme". Lo annuncia il parlamentare dem ed ex assessore al bilancio
di Roma Marco Causi.
"E´´ importante ricordare ai non romani o a
tutti coloro che non conoscono vicenda - sottolinea - che non si tratta di un
privilegio particolare a vantaggio dei dipendenti del Comune di Roma, ma al
contrario del modo di risolvere una anomalia che nel corso degli anni si era
creata nella struttura retributiva del Campidoglio e che e´ stata severamente
criticata piu´ volte della Corte dei Conti e dagli ispettori del Mef. Con questi
emendamenti quindi si supera una distorsione e si riporta il Comune di Roma in
linea con gli altri comuni italiani". (ANSA)
Così Paolo Boccacci su Repubblica il 2 dicembre:
la Repubblica ed. Roma
sezione: CRONACA data: 2/12/2015 - pag: 6
"Governo, sì al salario accessorio così un
Giubileo senza scioperi"
PAOLO BOCCACCI
DUE emendamenti alla legge di
Stabilità, firmati dall´ex vicesindaco Marco Causi e dal commissario del Pd
romano Orfini, sono stati dichiarati ammissibili dalla commissione Bilancio della
Camera. L´obiettivo? Superare lo scoglio della battaglia sul salario accessorio
che divampa ormai da anni in Campidoglio e che rischia di essere una vera e
propria mina soprattutto durante il periodo del Giubileo.
E per capire l´importanza dell´impatto sui
dipendenti del Comune basta pensare che a Roma questa voce dello stipendio
arriva a 6.200 euro l´anno per ognuno. Una cifra simile, euro in più euro in
meno, a quella di altre grandi città come Milano, Torino, e Genova. Ma con un
particolare: la parte variabile del salario accessorio è molto alta rispetto a quella
stabile. Così bisogna riequilibrare il meccanismo.
E a questo mirano due dei tre emendamenti.
«Al fine di garantire la piena funzionalità dell´organizzazione amministrativa
» recita il primo, il 128 bis «anche con riguardo alla sicurezza e al presidio
del territorio comunale in occasione del Giubileo della Misericordia, il fondo
per la retribuzione accessoria del personale di Roma Capitale è costituito
appostando come risorse stabili risorse variabili già destinate al fondo per il
salario accessorio e stabilmente nelle disponibilità finanziarie dell´ente,
comunque senza incrementi dell´entità complessiva del fondo».
Ed ecco il secondo, il 128 bis:
«Considerato il grande evento del Giubileo per il periodo dal 1° settembre 2015
al 1° settembre 2016, nell´ambito delle risorse di bilancio dell´Ente e senza
maggiori oneri per la finanza pubblica, non si applicano per le sole spese di
personale assunto con forme di contratto a tempo determinato, che sono
strettamente necessarie allo svolgimento del Giubileo, i limiti di cui
all´articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n, 78, convertito,
con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive
modificazioni». Mentre un terzo emendamento prevede la possibilità di
assumerere altro personale durante l´Anno della Misericordia.
«Ora invito fortemente il governo » afferma
Causi «a voler dare parere favorevole su queste norme. È importante ricordare
ai non romani o a tutti coloro che non conoscono la vicenda che non si tratta
di un privilegio particolare a vantaggio dei dipendenti del Comune di Roma, ma
al contrario del modo di risolvere una anomalia che nel corso degli anni si era
creata nella struttura retributiva del Campidoglio e che è stata severamente
criticata più volte della Corte dei Conti e dagli ispettori del Mef. Con questi
emendamenti quindi si supera una distorsione e si riporta il Comune di Roma in
linea con gli altri grandi comuni italiani».