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Marco Causi
Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.
La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
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19/06/2015 M.Causi Causi (Pd): su catasto Gasparri ha memoria corta, Fi votò sì |
(ANSA) - ROMA, 19 GIU - "Leggo sulle agenzie dichiarazioni allarmistiche
di Maurizio Gasparri sulla riforma del catasto, definita ´una
trappola´. Nulla di piu´ falso: la riforma, la cui attuazione prendera´
ben 5 anni, prevede parita´ di gettito a livello di ciascun Comune". Lo
dichiara Marco Causi, capogruppo Pd in Commissione Finanze alla Camera. "Il decreto attuativo di questa importante riforma strutturale - spiega Causi
- che il Paese attende dal 1939 e che viene sollecitata come punto
numero uno delle raccomandazioni Ue all´Italia in cambio della
flessibilita´ di bilancio ottenuta dal Governo Renzi, verra´ emanato in
uno dei prossimi Consigli dei ministri". "Sul testo elaborato a
livello tecnico - continua il capogruppo Pd - si registra un´ampia
condivisione, e vi sono contenute norme molto attese dalle categorie
produttive, come ad esempio l´esclusione dalla valutazione catastale, e
quindi dalla base imponibile Imu, dei macchinari imbullonati nei
capannoni produttivi. Stupisce, poi - aggiunge Causi
- la memoria corta del senatore Gasparri. Forza Italia ha votato a
favore della riforma del catasto (articolo 2 della legge delega
fiscale), sia alla Camera sia soprattutto al Senato, in una seduta,
quella del 4 febbraio 2014, svoltasi sotto la presidenza dello stesso
Gasparri". "Forse a Gasparri dispiace che l´Italia superi norme
scritte nel 1939 da un Governo a cui lui e´ sentimentalmente legato. Ma
se ne faccia una ragione: il paese ha bisogno di riforme e di
modernizzazione, e le metodologie di calcolo catastale di anteguerra
vanno finalmente riposte negli scaffali della storia, senza aumenti di
gettito per lo Stato e per i Comuni, ma per rendere il Catasto uno
strumento piu´ moderno, piu´ efficiente e piu´ equo", conclude.(ANSA). |
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