Roma, 25 giu. (TMNews) - "Questo non un condono, non c´e´ l´anonimato, si paga tutto quello che si deve pagare; inoltre si
devono pagare le imposte sui guadagni finanziari percepiti negli
anni in cui questi capitali sono rimasti nascosti e si mette in
piedi un procedimento in linea con le regole Ocse". Cosi´ Marco
Causi (Pd) replica a chi parla di condono mascherato sull´accordo
raggiunto nella maggioranza per consentire di sanare, oltre al
rientro dei capitali dall´estero, anche le posizioni di chi ha
evaso esclusivamente redditi in Italia.
Il relatore del ddl sul rientro dei capitali, Giovanni Sanga,
sta lavorando ad un emendamento che sara´ presentato a breve e che
per i capitali nascosti in Italia invece di usare il
"ravvedimento operoso" dovrebbe prevedere una procedura "ad hoc",
con "modelli dichiarativi e fasi procedimentali di controllo in
tutto uguali a quelli della voluntary disclosure", spiega Causi,
il quale aggiunge che l´Agenzia delle Entrate ha affermato di
ritenersi in grado di lavorare "una ad una" le autodenunce che
dovessero arrivare.
Secondo l´esponente del Pd, "una volta che si accetta il punto
che chi ha portato i soldi all´estero puo´ far rientrare i
capitali, sarebbe sbagliato non porsi il problema di chi invece
li ha nascosti sotto il materasso" purche´ appunto le condizioni siano le stesse.