Il Salva-Roma approda alla Camera. Nuovo ossigeno per Marino, più soldi da spendere ai Comuni del Nord
Esce di scena l´emendamento che avrebbe permesso a Nardella di assumere dirigenti a Firenze. La Capitale potrà usare i soldi delle dismissioni per le spese correnti, tornano i 28,5 milioni per i rifiuti. I Comuni come Milano o Torino dovranno bloccare meno risorse a garanzia dei residui attivi. Sconti Tari alle imprese che riciclano
di RAFFAELE RICCIARDI
Una brutta figura targata Pd e rientrata - per il momento - in zona Cesarini. Ma soprattutto tanti aggiornamenti e novità tecniche di impatto per la finanza degli Enti Locali, con il governo dei sindaci che inietta ulteriore ossigeno agli amministratori pubblici del territorio. E´ l´esito della discussione delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera del decreto sugli Enti Locali. Il testo noto al grande pubblico come "Salva Roma", che contiene la possibilità di innalzamento della Tasi nella misura dello 0,8 per mille (per finanziare le detrazioni alle fasce più deboli) e le norme in favore di Roma Capitale e di altri Enti in dissesto, passa ora all´Aula. Partiamo proprio da questi ultimi due aspetti per registrare le principali modifiche all´impianto originario del testo.
Nuovo ossigeno per Roma. Il sindaco Ignazio Marino può festeggiare la reintroduzione del contributo statale da 28,5 milioni per sostenere la raccolta differenziata dei rifiuti nella Capitale. Uno stanziamento che verrà coperto dalle casse dello Stato e che era saltato nel decreto iniziale, martoriato da ben tre decadimenti, in seguito alla ferma opposizione di Lega e Movimento 5 Stelle. Ma ci sono altre novità rilevanti, sempre per la Capitale. In primo luogo, un emendamento concede una deroga al Testo unico sugli enti locali (Tuel) durante il piano triennale di assestamento dei conti di Roma - che dovrà esser messo a punto dal Campidoglio - e consente di utilizzare le "entrate straordinarie"
Piani di rientro e fondo di garanzia dei residui attivi. Quanto agli Enti locali in affanno finanziario, che si sono visti respingere un piano di rientro dalla Corte dei Conti (come nel caso di Napoli), viene elevata da 90 a 120 giorni la finestra utile per riscrivere quel piano e riproporlo per l´approvazione. Ossigeno dunque alla giunta De Magistris. Altri Enti, in primis quelli del Nord come Milano e Torino, potranno sfruttare la riduzione dal 30 al 20% della dotazione del fondo di svalutazione crediti (Milano ha "bloccati", ad esempio, 427 milioni al rendiconto 2012). Si tratta delle risorse che i sindaci devono accantonare a garanzia dei "residui attivi", cifre che figurano nei bilanci come incassi dovuti ma che non sono ancora stati effettivamente riscossi. "In una fase congiunturale recessiva", spiega il capogruppo Pd in Commissione Finanze, Marco Causi, "questo permette ai sindaci che hanno risorse di svincolarle in parte per dedicarle agli investimenti". La consegna dei bilanci di previsione dei Comuni slitta poi al 31 luglio.
Tari e Tasi. Sulla tassa dei rifiuti si apre a sconti per le imprese che dimostrano di aver avviato al riciclo i rifiuti speciali, attraverso un proporzionale abbattimento della quota variabile dell´imposta. Viene confermata la riapertura fino al 31 maggio del termine per aderire alla sanatoria delle cartelle esattoriali iscritte a ruolo (la cosiddetta "rottamazione" delle imposte comunali), mentre le scadenze di versamento della Tasi sono fissate al 16 giugno e 16 dicembre. "Per i Comuni che non delibereranno le tariffe entro giugno c´è la possibilità di far pagare la tassa sulla seconda casa all´aliquota base dell´1 per mille", aggiunge ancora Causi, "per poi conguagliare nel secondo semestre". Non è mancata la ferma presa di posizione, in tema di tassa sui servizi, da parte dell´opposizione: per Daniele Capezzone di Forza italia si tratta di "un ennesimo grande imbroglio". Il presidente della Commissione Finanze sottolinea che è "stato bocciato un emendamento che chiedeva di allegare ai bilanci dei Comuni un documento che dimostrarsse l´effettiva destinazione dell´aumento dell´aliquota Tasi dello 0,8 per mille alle detrazioni", come prevede la norma.
Le assunzioni di dirigenti. Altre polemiche hanno riguardato la presentazione, da parte di Dario Parrini del Pd fiorentino, di un emendamento che alcuni hanno subito definito il "Salva Firenze". Permetteva ad alcune amministrazioni di reclutare nuovi dirigenti; una norma che per Nuovo Centro Destra e Forza Italia rappresentava un´arma di campagna elettorale al vicesindaco fiorentino Dario Nardella, che avrebbe potuto offrire poltrone mentre si preparano le consultazioni per eleggere il sostituto di Matteo Renzi. Lo stesso Partito democratico lo ha ritirato, ma il testo potrebbe riapparire in Aula: "In questo momento, proprio mentre il ministro Madia ha chiesto sacrifici alla Pa, pareva inopportuno", chiosa Causi, che però ricorda: "I parlamentari non hanno vincolo di mandato, comunque non era una proposta dell´intero gruppo Pd".