Rainews 24 Roma, 21-01-2011Giudicano la proroga di una settimana "non adeguata" alla complessità delle questioni poste e non hanno dubbi: il testo sulla fiscalità municipale così com´è non può ricevere un voto positivo, deve essere cambiato.
Hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare le loro ragioni. I rappresentanti del Terzo polo, Mario Baldassarri (Fli), Gianluca Galletti (Udc) e Linda Lanzillotta (Api) puntano il dito sulla cedolare secca, sull´Imu, sulla tassa di soggiorno, così come delineate e chiedono una compartecipazione dei comuni all´Iva invece che all´Irpef, sottolineando che non deve essere aumentato il tetto delle tariffe.
Per quanto riguarda la cedolare secca non sono contrari; sostengono che, pur essendo una tassa "iniqua" perché non "progressiva", per essere efficace ed equa deve essere accompagnata da misure a favore degli inquilini, delle famiglie di affittuari e, in particolare, di quelle con più figli.
Sull´immobile municipale unica che riguarderà le seconde case, denunciano il rischio che non si concretizzi il principio federalista di responsabilità perché viene tassato chi non vota e "viene meno il controllo dei cittadini", spiega Mario Baldassarri, poichè a pagare l´imposta sono i non residenti che non usufruiscono dei servizi erogati dai comuni, mentre "i residenti non pagano ma ottengono i servizi". Sull´Imu il Terzo polo critica anche la decisione di determinarne l´aliquota non con la stessa legge che la introduce, ma con la finanziaria, anno per anno.
Infine, puntano il dito sulla tassa di soggiorno e chiedono che venga costruita in maniera diversa. Domandano che sia una tassa percentuale, pari allo 0,5% per unità da stabilire in base alla stanza perché, esemplifica Lanzillotta, "non può gravare una cifra fissa sulla stanza di una pensione e su quella di un grande albergo".
Pd: Proroga atto dovuto, ora profonde modifiche
"La proroga decisa dal Consiglio dei ministri sul fisco comunale è un atto dovuto e necessario, visto che il nuovo testo del provvedimento non è ancora oggi accompagnato dalla obbligatoria relazione tecnica contenente numeri e quantificazioni. Questo ulteriore spazio di tempo sarà utile solo a condizione che il governo dimostri finalmente la volontà di confrontarsi fino in fondo con le proposte del Partito democratico e delle altre opposizioni". Lo dichiara il vice presidente della commissione bicamerale sul federalismo fiscale, Marco Causi (Pd).
"Per avere una vera riforma - aggiunge Causi - e non una soluzione pasticciata, non bastano modifiche marginali, il decreto va modificato profondamente".