Roma, 27 Novembre 2024  
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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



18/01/2011 TMNews
Federalismo/ Calderoli:Domani nuovo testo. Opposizioni:Pasticcio
Roma, 18 gen. (TMNews) - Roberto Calderoli è convinto che il nuovo testo del fisco municipale che porterà domani alle commissioni Bilancio "raccoglie sostanzialmente le esigenze di tutte le forze politiche". Ma le opposizioni sono deluse dalle modifiche illustrate oggi dal ministro nella Bicamerale sul federalismo: "E´ un pasticcio", dicono in coro Mario Baldassarri (Fli), Linda Lanzillotta (Api), Gianluca Galletti (Udc) e Marco Causi (Pd).
"Vedremo se le modifiche saranno sufficienti a determinare un atteggiamento positivo delle opposizioni", è la speranza di Calderoli che conferma quanto già anticipato. Ovvero la doppia aliquota della cedolare secca sugli affitti: 20% per i canoni concordati, 23% per quelli liberi, con il 3% in più che sarà destinato ad un fondo per le famiglie in affitto e con figli a carico. Ma soprattutto il fatto che l´imposizione sulla prima casa non sarà reintrodotta: "E´ un principio costituzionale garantito, e anzi andiamo incontro anche a quelle famiglie che non possono permettersi una prima casa e sono costretti all´affitto".
Le opposizioni vogliono attendere il testo definitivo, ma le prime reazioni sono deluse: "Gran parte del pasticcio che abbiamo denunciato rimane. Si rischia un buco di 2-3 miliardi", spiega il finiano Baldassarri che denuncia "i maneggi e magheggi del Tesoro". Anche per la rutelliana Lanzillotta "si rischia un impatto disastroso sulla finanza pubblica e una botta enorme su seconde case ed esercizi commerciali". Il centrista Galletti ritiene poi "l´unica cosa positiva il fatto che compare la parola famiglia", ma il mini-quoziente familiare "è una cosa piccolissima rispetto all´impianto generale". Il giudizio unanime del Terzo polo, che deciderà insieme l´atteggiamento da tenere, è che a questo punto la riforma "non ha niente di federalista, dovrebbero cambiargli il nome". E deluso è anche il Pd: "C´è una confusione enorme, neanche loro hanno capito cosa intendono fare", dice Marco Causi.
 

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