Realacci: «Elezioni vicine, puntiamo su poche idee chiare». Confronto rinviato sulla patrimoniale
Ecco la sfida sui contenuti. Il Movimento democratico di Walter Veltroni, Beppe Fioroni e Paolo Gentiloni sta preparando le sue mosse in vista della prima uscita "ufficiale", dopo l´astensione sulla relazione del segretario nella direzione dello scorso 23 settembre, che ne ha sancito il ruolo ormai praticamente esclusivo di minoranza interna. L´assemblea nazionale che si apre venerdì a MalpensaFiere rappresenta l´occasione per definire l´identità del MoDem, in relazione e in dialettica con la maggioranza del Pd. «Vogliamo evitare la conciliazione verbale in cui siamo stati maestri in tutti questi anni − spiega Marco Minniti − in alcuni casi approfondiremo gli argomenti che saranno trattati nei documenti preparati dalla segreteria, in altri ci proponiamo di portare la sfida su un livello più avanzato di riformismo». In ogni caso, garantiscono tutti, non c´è l´obiettivo di arrivare a uno scontro su documenti contrapposti. Almeno per ora.
Tra i temi programmatici che saranno trattati a Busto Arsizio, il MoDem sta concentrando la propria attenzione su scuola, immigrazione e, soprattutto, fisco. È rimandata invece all´appuntamento di dicembre a Napoli la sfida sul lavoro: in quell´occasione, la minoranza rilancerà il tema del contratto unico, con la proposta già presentata da Pietro Ichino. Una moltiplicazione di eventi e di argomenti che fa storcere il naso a qualcuno: «Alla fine − spiega Ermete Realacci − rischiamo di produrre le solite 200 pagine che non leggiamo nemmeno noi. Sarebbe meglio concentrarci su poche parole d´ordine chiare, soprattutto se, come sembra, ci avviamo verso le elezioni anticipate».
Il contributo della minoranza è stato in parte già accolto e recepito da chi sta coordinando i gruppi di lavoro incaricati di stilare i documenti che saranno portati in assemblea. «Per quanto mi riguarda − spiega in proposito Marco Causi, che si occupa delle proposte sul fisco − il giudizio sul lavoro preventivo che abbiamo svolto è sicuramente positivo». Su questo tema, ad esempio, il testo su cui i delegati si confronteranno a Busto Arsizio potrebbe già contenere alcune idee avanzate dalla minoranza, come gli sgravi fiscali per le imprese che promuovono l´occupazione femminile e le detrazioni sugli affitti, che costituiscono l´altra faccia della medaglia rispetto alla cedolare secca introdotta dal governo su base volontaria a partire dal 2011.
La vera sfida, però, è un´altra. «Nei prossimi anni dovremo abbattere di cinque punti il rapporto deficit/pil − spiega Causi − si tratta praticamente di una manovra di 80 miliardi di euro. Dove li troviamo?». Ecco allora che nel Pd monta il confronto sull´introduzione di una tassa patrimoniale: «È giusto che sia chi ha di più a dare il proprio contributo». Il tema, però, è stato accantonato per ovvie ragioni di opportunità politica, ma non solo. Non tutti i dem, infatti, condividono un intervento in questa direzione, preferendo insistere sul recupero dell´evasione fiscale (ma anche lì: se e come rendere possibile un incrocio dei dati in possesso dell´Agenzia delle entrate con quelli dei conti correnti?).
Su un documento specifico della minoranza in materia fiscale sta lavorando Enrico Morando, che oggi insieme ad altri esponenti del MoDem dovrebbero mettere a punto le proposte definitive. Tra queste, si parla anche di un´intervento per eliminare l´Ici sulle seconde case presenti nei centri storici che vengono ristrutturate, per favorire le piccole imprese.
Per quanto riguarda le proposte sulla scuola, invece, la minoranza insisterà sulla necessità di valorizzare il merito, non solo degli alunni ma anche degli insegnanti, in linea con quanto inserito nel documento della segreteria sulla valutazione degli istituti. Sull´immigrazione, infine, il principio che il MoDem seguirà è quello di favorire un accesso regolare e controllato, al momento reso difficile dalla legge Bossi-Fini che spinge così alla clandestinità, con la concessione di più diritti a chi risiede regolarmente nel nostro paese.
Rudy Francesco Calvo