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Marco Causi
Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.
La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
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02/04/2010 Il Velino Federalismo fiscale, commissione convocata per il 12-4 |
Roma, 31 mar (Velino) - All´indomani delle elezioni Regionali, la commissione bicamerale che ha il compito di fornire pareri sui decreti attuativi del federalismo, sembra essere definitivamente uscita dall´impasse degli ultimi mesi. L´ufficio di presidenza che si è tenuto ieri ha infatti convocato la prima riunione plenaria per il 12 aprile, con all´ordine del giorno l´esame del primo decreto delegato licenziato dall´esecutivo in attuazione della delega approvata nel maggio del 2009. Ma nella riunione dell´Ufficio di presidenza sono state già messe sul tavolo questioni di merito, due in particolare, per le quali sono stati interessati gli uffici tecnici: la prima riguarda la legislazione sui fondi immobiliari inutilizzati, mentre la secondo concerne l´impatto sulle delega della sentenza della Consulta 340/2009 sui processi accelerati di valorizzazione degli immobili pubblici. Come è noto, il primo Dlgs tratta del federalismo demaniale, e dovrà entrare in vigore entro metà maggio, vale a dire un anno dall´approvazione della legge. A questo proposito, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli aveva nei giorni scorsi sottolineato il ritardo della commissione, aggiungendo che ad ogni modo il provvedimento sarebbe entrato in vigore per la scadenza prefissata. "Non lancerei nessun allarme − osserva Marco Causi, vicepresidente della commissione e deputato del Pd - siamo perfettamente in tempo, e già siamo entrati nel merito. Spero si entri in una fase di costruzione, in cui il governo accetti le eventuali riserve della commissione, che avrà un atteggiamento sui fatti. Già in passato, su questioni come queste, maggioranza e opposizione hanno lavorato con spirito di collaborazione". Interpellato su quello che potrà essere l´atteggiamento del suo partito, Causi si limita a spiegare che "la delega prevede una forte prerogativa del Parlamento, e il mutamento della composizione della Conferenza Stato-Regioni non cambia le cose. Se il Governo pensasse di risolvere tutto a proprio piacimento nella Conferenza Stato-Regioni commetterebbe un errore, poiché il cerchio si chiude in Parlamento". (Mauro Bazzucchi) 31 mar 2010 13:05 |
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